Freda Joséphine Baker è nata a Saint Louis nel 1906. Di origine creola, afroamericana e amerinda degli Appalachi, Joséphine è stata la prima grande stella di tutti i tempi, ottenendo un grandioso successo come attrice ma soprattutto come ballerina e star del varietà di Parigi.
Scappata di casa a 13 anni Joséphine aveva il fuoco nelle vene, iniziò a lavorare come ballerina e a 16 anni era già una star di Broadway che uno spettacolo che rimase in replica per due anni. E’ facile immaginare che la sua prorompente bellezza abbia contribuito non poco al suo successo, di sicuro aveva un talento impressionante ma un paio di bellissime gambe non sono mai state un ostacolo per una dello spettacolo e quelle di Joséphine erano… meglio lasciar parlare una foto.
Arrivata in Europa nel 1925 raggiunse Parigi e lì il suo successo fu incredibile tanto che ogni sera il teatro in cui si esibiva registrava sempre il tutto esaurito. Sempre.
I suoi spettacoli erano piuttosto scatenati, ballava al ritmo di charleston, a volte indossando un gonnellino fatto di 16 banane (foto qui sotto).
Joséphine faceva girare la testa e non è un modo di dire: 1500 uomini la chiesero ufficialmente in moglie, uno si uccise ai suoi piedi e molti si sfidarono a duello pur di avere la sua attenzione. lavorò anche per il cinema ma l’impressione è che sul set non si impegnasse come sul palco dei teatri di varietà.
Partecipò attivamente allo sforzo bellico alleato nel corso della Seconda Guerra Mondiale e non per modo di dire: come agente del controspionaggio francese e poi della Francia libera svolse missioni pericolose tanto che al termine del conflitto venne decorata per meriti di guerra con la Legion d’onore.
Dopo la guerra sposò il direttore d’orchestra Jo Bouillon, con lui comprò un castello e adottò 12 bambini. Il castello e altre spese stravaganti le procurarono grossi guai, dal punto di vista economico. Riuscì a risolvere i suoi problemi finanziari grazie all’aiuto di una sua cara amica: la principessa Grace Kelly di Monaco.
Seppe usare la sua popolarità anche nella lotta contro il razzismo e per favorire l’emancipazione dei neri, sostenendo la battaglia per i diritti civili di Martin Luther King.