Rainbow è un produttore cinese di collant, leggings, calzini e forse anche qualche altro prodotto di calzetteria, qualche problemino impedisce di saperlo con certezza ma vale ugualmente la pena provare a scoprirlo
Nella produzione di calze da donna l’Italia continua ad avere, nel mondo, la fama del migliore produttore a livello qualitativo, anche senza andare a leggere giornali di economia o quelle specializzate del settore, bisogna aver vissuto in una caverna negli ultimi 20 anni per non aver notato l’esplosione di produttori in Polonia, Turchia, Serbia e, naturalmente, anche in Cina.
Nella maggior parte dei casi si tratta di calze qualitativamente inferiori a quelle di produzione nostrana, eppure almeno per quanto riguarda la quantità i concorrenti sono fortissimi e anche per quanto riguarda la qualità abbiamo già visto nella rubrica dedicata ai produttori e ai marchi di calze, aziende con un alto livello qualitativo, sparsi un po’ in tutti i paesi potenzialmente concorrenti, a partire dalla Polonia.
Il produttore di cui parliamo oggi è cinese, si chiama Rainbow e produce da una dozzina d’anni calze da donna, utilizzando telai di costruzione giapponese e (ovviamente) italiana.
E’ giusto dire che non è dal sito internet che si giudica un’azienda, però nel caso di chi si propone per lavorare in white label, all’estero, parecchie cose si possono capire anche dal sito web e l’unica conclusione possibile è:
sarebbero questi i temutissimi e imbattibili produttori cinesi?
Sapranno anche produrre calze a buon mercato ma se la cura con cui confezionano le calze ha qualche analogia con quanto hanno fatto sul sito nel distretto della calza possono stare tranquilli.
Il sito è tradotto in spagnolo, inglese e russo, non abbiamo le competenze per entrare nel merito della traduzioni ma per riuscire ad accedere alle pagine dei prodotti non basta cliccare, bisogna prendere a pugni il mouse e lo schermo.
Oltre a errori tecnici sparsi a profusione in giro per il sito ce n’è uno talmente grande da risultare ridicolo: su tutte le pagine della versione inglese il nome della ditta è sbagliato, in alto, in bella evidenza il titolo è raibow, si sono solo dimenticati una “n” nel nome della ditta, nel punto più in evidenza del sito.
Facciamo notare che non si tratta di gente che lavora in uno scantinato: si vantano di riuscire a produrre fino a un milione di calze al mese, non esattamente un numerino! E d’altra parte il livello delle fotografie dimostra che il budget a disposizione è quello di una grande azienda: ottime foto, bellissime, modelle (tutte occidentali, come quella della foto qui sotto), un catalogo molto ben realizzato… se si ha la pazienza di fare lo slalom tra i bug del sito per riuscire a sfogliarlo.