Tecnicamente Hooters è il nome di due catene di ristoranti, una in Florida e una ad Atlanta. Dal punto di vista pratico però questa parola fa venire in mente le uniformi e le cameriere di queste due catene, che sono una vera gioia per gli occhi e per l’umore.
Secondo il banner qui sopra essere una Hooter non è male: la paga è buona, l’orario flessibile, ci sono possibilità di viaggiare e di divertirsi e a volte si scoprono opportunità di lavoro diverse. Più o meno quello che succede per le Cheerleaders, a volte.
Come è logico che sia le Hooters hanno un sito ufficiale in cui si parla anche di cibo e di sport (i ristoranti sponsorizzano alcuni eventi) ma le vere protagoniste sono loro!
In questi ristoranti infatti le cameriere sono tutte giovani e carine, le uniformi sono piuttosto succinte e pensate per esaltarne la bellezza. Nel dettaglio prevedono una T-shirt o una canottiera piuttosto stretta (le Hooters sono spesso piuttosto prosperose), calzoncini corti, collant color carne o bronzo e scarpe da ginnastica (sono pur sempre cameriere che stanno in piedi tutto il giorno, qualche concessione alla comodità è doverosa).
Non pensate che una cameriera bella e sorridente costituisca un valore aggiunto non indifferente per un ristorante? Avevamo già visto qualcosa di simile in Sud America, quando abbiamo conosciuto i Cafè con Piernas, le Hooters invece sono una tradizione completamente statunitense.
A questo punto ci riallacciamo alla domanda fatta qualche giorno fa in merito alle Cheerleaders: con tutte le porcherie che importiamo dagli Stati Uniti perchè non importiamo le Hooters? Invece di importare il cibo e i fast food non sarebbe meglio importare queste simpatiche uniformi? Non saremmo certo i primi.