Anche in questo articolo vorrei provare a condividere un po’ della mia storia, più precisamente della mia scoperta dei collant. Come ho già spiegato in un precedente articolo ho iniziato a usare le calze molto tardi, ancora più tardi ho iniziato ad apprezzarle ed ora non posso farne a meno.
Parlando con molte mie amiche mi sono accorta che non tutte condividono il mio punto di vista, per molte di loro i collant sono un fastidio oppure niente di speciale, per me non è così.
Proprio perché ho iniziato a usare i collant dopo aver abbondantemente superato la trentina ricordo perfettamente le prime impressioni e mi piace l’idea di provare a condividere alcune mie idee. Non tutte nascono da un’esperienza diretta, molte sono tratte da consigli e confidenze di amiche.
In questo articolo in particolare vorrei parlare di alcune benefici di una particolare categoria di collant, i control top, che alcuni di voi uomini odiano così tanto, abbinata ad una particolare categoria di donne, le infermiere.
Prima di cominciare lasciatemi aggiungere una cosa: ancora non parlo molto bene l’italiano, senza l’aiuto di admin i miei articoli sarebbero tutti pieni di errori ma sono sicura di una cosa che non dipende dalla lingua: quando un uomo pensa a infermiere e collant si accende subito un certo tipo lampadina. Mi spiace deludere ma ci tengo a precisare che in questo articolo voglio parlare delle infermiere vere, quelle che fanno un lavoro massacrante in ospedale e dei collant “control top”. Se ancora gli animi non si sono completamente raffreddati allora fatemi aggiungere che la migliore traduzione in italiano è collant contenitivi. Per la loro natura queste calze non possono essere sexy, sono spesse, di almeno 80 denari e sono progettate più per il benessere che per l’estetica. Adesso possiamo cominciare.
Noi (nel senso di “noi” appartenenti al genere umano) siamo in debito con le infermiere, quelle che lavorano davvero, quelle che si fanno turni massacranti anche di 12 ore e non hanno particolari ricompense per la quantità di fatica fisica che devono affrontare. Ogni giorno devono farsi chilometri camminando sui duri pavimenti degli ospedali, spesso devono sollevare di peso i pazienti e, quando non camminano o sollevano, devono stare sedute o in piedi in qualche ufficio o alla reception. Senza neanche provare a immaginare lo stress psicologico cui sono sottoposte, possiamo farci un’idea dello stress fisico, soprattutto per la parte inferiore del corpo. La maggior parte delle infermiere indossa collant e dubito che facciano parte della divisa, usano i collant per controbilanciare questi effetti e per migliorare la circolazione del sangue nelle gambe, i cosiddetti collant “contenitivi” sembrerebbero perfetti per loro ma va detto che che ci sono anche degli svantaggi ma cominciamo a vedere i lati positivi.
Ci sono dei vantaggi per le infermiere che usano i collant “full support” sotto l’uniforme. Prima di tutto questo tipo di calze è in grado di offrire un certo sostegno alla schiena, ai fianchi e alle gambe. Stare in piedi tutto il giorno, correre su e giù per i corridoi con quei durissimi sandali può causare gonfiore alle gambe, un collant full support può dare un certo sollievo.
Un altro vantaggio per le infermiere che indossano collant “full support” è legato al fatto che questo tipo di calze sono opache e quindi forniscono un certo rivestimento. A volte le loro uniformi sono piuttosto economiche e i tessuti esageratamente fini, sottili ai limiti dell’imbarazzante. Si potrebbe rimediare a trasparenze indesiderate indossando dei pantaloncini sotto l’uniforme ma con dei collant opachi si ottiene lo stesso effetto, la stessa protezione senza dover indossare qualcosa di ridicolo ma anzi un capo di abbigliamento utile per il lavoro.
Ci sono anche degli svantaggi per le infermiere che decidono di indossare collant contenitivi. Il primo è legato alla temperatura: quando fa caldo i collant opachi possono essere molto fastidiosi. Questo è vero soprattutto per chi deve indossare un’uniforme in poliestere: questo tessuto è una trappola infernale per il calore.
Lo stesso problema è vero per i piedi: scarpe o sandali di bassa qualità tendono a non far traspirare adeguatamente i piedi e, se intrappolato in una specie di serra, un piede in collant può diventare caldo e umido e questo è molto fastidioso per un’infermiera che sta lavorando.
Un altro svantaggio è legato al fatto che i collant contenitivi non sono semplicissimi da togliere e indossare, ci vuole un certo tempo per tirarli su e questo può essere un essere un problema. Ad esempio se un’infermiera sta facendo una pausa tecnica in bagno e viene chiamata per un’emergenza, trovandosi con i collant calati alle caviglie impiegherà un certo tempo per tirarli su e correre.
Ci potrebbero anche essere altri svantaggi ma bisognerebbe chiedere a una vera infermiera dato che potrei sbagliarmi di grosso.
Il continuo sfregamento all’interno delle scarpe non può causare problemi? Sto pensando soprattutto ai calli. Immagino dipenda moltissimo dalle calzature ma, per quello che ho visto io, i piedi delle infermiere lavorano il triplo di quelli delle altre donne.
L’altro dubbio è legato alla mobilità: un collant control top sarà anche benefico per la circolazione ma non è di ostacolo nei movimenti?
Sarebbe bello se tra i lettori del sito ci fosse una vera infermiera a confermare o smentire quanto detto.