Artista attivo per più di vent’anni, Bill Medcalf ha lavorato soprattutto per Brown & Bigelow negli anni quaranta e cinquanta, contribuendo con le sue tavole alla creazione del mito delle pin-up
Medcalf iniziò a lavorare al dipartimento del tesoro degli Stati Uniti nel 1940, nel 1942 si arruolò in marina e durante la guerra fu un addetto ai cannoni della US Navy.
Bill Medcalf cominciò a lavorare all’agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow nel 1946 dove sperava di incontrare due dei suoi modelli, dal punto di vista artistico: Gil Elvgren e Norman Rockwell. Ci riuscì nel Natale dello stesso anno, felicissimo di poter lavorare fianco a fianco con quelli che saranno i suoi maestri.
Da allora in poi ha continuato a lavorare presso la stessa agenzia, in un primo momento presso la sede centrale e successivamente dal suo studio privato ovvero da casa.
Si occupò di numerose campagne pubblicitarie, di calendari e di tavole che rappresentavano alcune delle celebrità dell’epoca. Il suo stile si inseriva nella scia di quello creato dai suoi maestri: nel dopoguerra le donne venivano rappresentate da questi artisti in alcuni atteggiamenti classici, in alcune pose e situazioni standard. Le donne dipinte dall’artista sono tute un po’ svampite, belle e involontariamente sexy. Sono donne con le curve, come capitava negli anni ’50, usano calze di nylon e mettono in vista le gambe quasi per caso, senza aver consapevolezza del potere di seduzione delle gambe.
La ragazza del quadro qui sopra, ad esempio, ha un sorriso innocente, sembra totalmente inconsapevole di quanto siano belle le sue gambe e di come le calze con la riga attraggano magneticamente gli occhi di chi guarda.
Qualche volta c’è appena un po’ di malizia in più – appena accennata – come nel caso della tavola qui sopra in cui la donna sembra almeno consapevole di mettere in mostra le gambe lasciando vedere bel al di sopra del margine delle calze di nylon.
Tra la campagne pubblicitarie seguite da Medcalf c’è quella per una marca di pneumatici americani che proseguì per parecchi anni, in primo piano c’erano le ragazze pin-up nelle situazioni classiche: con il cagnolino, con la gonna sollevata da un’improvvisa folata di venti… Le macchine e le relative ruote erano soltanto sullo sfondo eppure le tavole furono apprezzate tanto dal cliente quanto dal pubblico.
Se volete approfondire e guardare qualche altra tavola dell’artista potete guardare quelle pubblicate nella sua galleria.
