È buffo come cambino i tempi e le mode, eppure alcune cose rimangano immutate nella loro essenza. La foto che vi propongo oggi è uno straordinario documento d’epoca che ci riporta nella Parigi del 1950, quando si tenevano concorsi di bellezza dedicati esclusivamente alle gambe femminili. Un’immagine che, a distanza di 75 anni, continua a raccontarci qualcosa sulla bellezza e sul suo apprezzamento.
Nella foto si vede chiaramente un giudice chino a osservare con attenzione una fila di gambe femminili, tutto il resto delle concorrenti nascosto da una sorta di tendaggio. Numeri sul pavimento, calze d’ordinanza, tacchi rigorosamente neri e una mano che solleva leggermente l’orlo della gonna per offrire una migliore visuale dell’oggetto della valutazione.
È impossibile non notare come tutte le partecipanti indossassero le calze, considerandole evidentemente parte imprescindibile della presentazione di gambe “da concorso”. Questo dettaglio non è casuale: negli anni ’50, le calze di nylon erano un accessorio che ogni donna rispettabile doveva indossare quando si presentava in pubblico, figuriamoci durante una competizione di bellezza!
Il concetto stesso di una competizione in cui il viso, la personalità e persino il nome delle partecipanti erano completamente irrilevanti oggi può sembrare quantomeno curioso. Eppure questi concorsi erano estremamente popolari, attirando partecipanti e pubblico numeroso. Le ragazze si presentavano con le loro gambe ben tornite, valorizzate da calze sottili e tacchi che ne esaltavano la forma, nella speranza di guadagnare notorietà o magari un contratto pubblicitario. Nel nostro piccolo anche noi, un milione di anni fa, abbiamo provato a organizzare un concorso di questo tipo.
A ben guardare, alcuni dei quindici fattori che abbiamo esaminato nella nostra serie sulle “gambe perfette” sembrano essere stati considerati anche da quel giudice piegato a scrutare caviglie e polpacci: la forma affusolata, le giuste rotondità, la proporzione tra le parti. I canoni della bellezza, nonostante tutto, mutano meno di quanto si possa pensare.
Oggi i concorsi di bellezza cercano (o almeno dichiarano di cercare) qualcosa di più delle forme perfette, ma non possiamo negare che l’apprezzamento estetico per un bel paio di gambe rimanga intatto, come testimoniano le innumerevoli campagne pubblicitarie per calze e collant che continuano a puntare sull’eleganza di gambe ben valorizzate.
E voi, care lettrici, avreste partecipato a un concorso del genere? Se ne organizzassimo un altro su questo sito vorreste partecipare? E voi, cari lettori, vi sareste proposti come giudici? Fatecelo sapere nei commenti!