Playboy, la rivista che ha trasformato il concetto di rivista per adulti in una piattaforma di raffinatezza e cultura, è sempre stata più di una semplice collezione di foto provocatorie. Da quando Hugh Hefner ha pubblicato il primo numero nel 1953, Playboy ha equilibrato articoli ben scritti, interviste incisive e rappresentazioni artistiche di donne bellissime.
Storia di Playboy
Lanciata nell’era conservatrice degli anni ’50, la rivista ha subito fatto scalpore con la sua audace decisione di presentare donne in posa sensuale. Tuttavia, la rivista non si è mai fermata solo all’immaginario; ha ospitato scritti di autori rinomati come Ian Fleming e Margaret Atwood, interviste a figure di spicco come Martin Luther King Jr. e Salvador Dalí, e naturalmente le sue icone di bellezza, le Playmates.
Celebrità in copertina
Nel corso degli anni, molte celebrità hanno ornato la copertina di Playboy, consolidando il loro status di icone sexy e potenziando al contempo la reputazione della rivista. Marilyn Monroe, con il suo fascino senza tempo, è stata la prima a comparire sulla copertina. Altre celebrità includevano Bo Derek, Kim Kardashian, Kate Moss e persino l’attrice e attivista Sharon Stone.
Il Numero di Maggio 1994 – Elle Macpherson
Tra le edizioni memorabili, il numero di maggio 1994 si distingue in modo particolare grazie alla modella australiana Elle Macpherson. Elle, soprannominata “The Body” per le sue proporzioni perfette, è stata protagonista di una serie di scatti indimenticabili, in cui ha indossato solamente un paio di collant neri. Questa audace rappresentazione ha definito nuovi standard per l’intero universo, combinando eleganza e audacia.
In particolare, sulla copertina della versione americana, Elle ha assunto la famigerata “Bardot Pose“, un richiamo potente all’icona del cinema francese Brigitte Bardot. Mentre, nella versione tedesca dello stesso mese, la scelta di posa ha optato per una visione altrettanto memorabile: Elle, in collant neri, era seduta con le gambe puntate verso l’alto, offrendo una rappresentazione erotica e al contempo artistica.
Playboy, attraverso i suoi decenni di pubblicazione, ha sfidato e ridefinito le norme sociali riguardanti la sessualità e l’espressione femminile. L’edizione con Elle Macpherson del maggio 1994 ne è un esempio lampante, dimostrando come la rivista potesse oscillare tra arte e provocazione, senza mai perdere di vista la sua missione fondamentale: celebrare la bellezza e la forza delle donne.
Voi quale copertina preferite? La versione americana (Bardot Pose) oppure quelle tedesca (Gambe levate)?