… partiamo dal presupposto che non sono una filiforme, anoressica, donna magra. Ho scoperto (da poco) che ci sono un sacco di uomini che preferiscono qualche rotolino alla foglia d’insalata scondita nel piatto e questo non può farmi che gioire immensamente.
Alle gambe ci arriviamo, non temere…
il fatto è che una sera mi sono iscritta su un sito di “incontri” con il nick PER NIENTE MAGRA e mi son detta.. beh, vediamo un po’.. ho girovagato senza contattare nessuno, guardicchiando in qualche scheda e… il giorno dopo quando ho riaperto la mia pagina mi sono trovata
inondata dai contatti… contatti sia da “mipiaccionolecurve” e “ticercomorbida” che da “manager_indaffarato64” e “io_palestrato72″…
così ho iniziato a credere che anche nel virtuale a qualche ometto un po’ di kg in più potessero piacere.
Non che nella realtà non ne avessi mai trovati.. è solo che se guardi le foto delle donne che si iscrivono in questi incontri.. c’è da spaventarsi. sono tutte altissime, biondissime, perfette e soprattutto MAGRE.
Chi osa, si sa, vince. e così ho osato…
dopo aver conosciuto dal vivo qualcuno di questi “maschietti virtuali” ho iniziato a voler approfondire il tentativo di capire cosa ci sia nelle vostre testoline, cari ometti. Uno di questi ometti un giorno mi ha portato un paio di autoreggenti nere con il bordo in pizzo alto 8 cm… quando le ho viste gli ho detto: ma tu sei pazzo.. quelle cose li farebbero sembrare due salsicce anche le gambe di kate moss, figurati come ne esco io.. lui mi ha pregata in mille modi di provarle.. solo un minuto, solo per lui… e così ho ceduto…
eravamo a letto, io indossavo una t-shirt e basta… ho preso il mio “regalo” e sono andata in bagno a cambiarmi per lui. già mentre le
indossavo intuivo il fascino di questi “oggetti”. la seta sottile che scivola sulla pelle liscia, il gesto in sè dell’infilarsele mi è sembrato di un sensuale da impazzire… le ho indossate, non senza un po’ di imbarazzo e timore, non te lo nego.. in bagno avevo la mia “valigia” e dentro c’erano un paio di decollete nere a tacco alto con punta “cattiva”. le ho indossate con le mie calze, di mia iniziativa.
Ho corretto il trucco (non mi trucco praticamente mai) e ho aggiunto un rossetto rosso fuoco… sono uscita così per lui.. mi sono fermata
davanti al letto dove mi aspettava e mi sono sfilata la t-shirt. rossetto. autoreggenti e tacchi.
Non so se posso raccontarti quello che è successo dopo… ma da li ho capito…
a) di avere gambe accettabili seppure non filiformi o lunghe un km,
b) il fascino delle calze.. quel velare impercettibilmente regalando tutto un altro sapore alla vista…
c) l’importanza e la bellezza del gesto nell’infilarsi (soprattutto) le autoreggenti…
insomma… quando poi ho scovato il tuo sito non ho potuto fare altro che inviarti qualche foto nella speranza (non tanto segreta) che tu la
pubblicassi.. e ora eccoci qui…